IL TERRITORIO DELL'ECOMUSEO


paesaggio, ambiente, itinerari

 

[Un ecomuseo è] un’espressione dell’uomo e della natura. L’uomo è interpretato nel suo ambiente naturale, la natura nei suoi caratteri più selvaggi, ma anche in quelli che la società tradizionale ed industriale hanno plasmato a loro immagine. [...] [Un ecomuseo è] un’interpretazione dello spazio; di luoghi privilegiati dove soffermarsi, dove camminare.  (Georges Henri Rivière)

 

L’ecomuseo diventa una chiave per leggere il territorio, un processo per tracciare relazioni tra fattori sociali, ecologici e biologici e legato quindi a un progetto di vita e non di semplice sfruttamento turistico (Raffestin C., 1986). Rappresenta un progetto culturale innovativo, che ha l'obiettivo di esaltare il territorio come luogo dove l'uomo intreccia relazioni con la natura e crea saperi che diventano testimonianza dei valori ambientali. Il territorio "...come spazio che mette in sinergia le capacità degli abitanti per avviare processi di economie alternative" (Muscò, 2008).

 

Tutta l'area che si sviluppa verso l'interno si presta all’escursionismo, a piedi o in mountain bike, offrendo una varietà di percorsi che si inerpicano oltre le sei frazioni, con stupendi paesaggi sul lago. Numerose sono le località dell’entroterra, dove sono disseminati fienili, malghe e case rustiche.

La zona rivierasca, pur essendo poco estesa rispetto ad altri Comuni confinanti, presenta delle eccellenze dal punto di vista paesaggistico e, intorno al porto, offre la possibilità di praticare gli sport velici. Qui si può ammirare la maestosa struttura della limonaia Pra dela Fam, straordinaria testimonianza della coltivazione del limone sul lago di Garda.

La fauna locale è quella tipica alpina e prealpina. Tra i mammiferi possiamo trovare: cervi, caprioli, tassi, volpi, mufloni e stambecchi, cinghiali, martore ecc. Fino al 700 era presente il lupo, l’orso è stato reinserito nel vicino trentino e ogni tanto fa capolino in queste zone. Nel sottobosco si possono trovare anche varie specie di serpenti come la vipera comune (unica specie velenosa), il biacco, la lucertola comune e in rari casi il geco.Tra i volatili si possono osservare specie come: pettirosso (biset), lo stornello, la rondine ecc. Nella zona bagnata dal Garda si trovano specie come cigni, germani reali, gabbiani ecc.

 

 

Il territorio di Tignale, nel Parco Alto Garda Bresciano, si caratterizza per il contrasto, altimetrico, paesaggistico ed ambientale, tra la riva del lago, a 65 m, e i quasi 1500 m delle montagne dell’entroterra (monte Puria 1.475 m). Il visitatore gode di paesaggi ed itinerari di grande valenza naturalistica, in un ambiente antropico ben conservato e con interessanti percorsi storici e culturali che si snodano su una superficie di 48,4 kmq.

Tutte le frazioni si sviluppano su un altopiano formatosi dalla conseguente erosione da parte del ghiacciaio che formò il Lago di Garda. L’aerea urbana, se così si può chiamare, è solo una piccola parte dell’immenso entroterra. I nuclei abitati si trovano tutte tra i 500 e i 600 m di altitudine: oltre a Gardola, il capoluogo, il Comune comprende cinque frazioni: Piovere, Oldesio, Olzano, Aer e Prabione.

Lago, collina e montagna caratterizzano la geografia dei luoghi; verso est, sui terrazzi caratteristici, domina l’olivo; lungo le pareti rocciose vegeta invece la macchia mediterranea (leccio, lauro, rosmarino, etc.); all’interno si stendono prati e boschi (pini, frassini, castagni, carpini, roverelle, faggi).