STORIA DEL TERRITORIO


 

Per la sua posizione appartata e le caratteristiche geografiche e paesaggistiche Tignale, attraverso i secoli, verrà considerato a più' riprese luogo di importanza strategica.
I primi insediamenti si pensa risalgano all'etá del Ferro del Bronzo. Successivamente Celti e Galli Cenomani si insediarono nell'area e vi rimasero sino all'arrivo dei Romani.
Il V sec d.C segna l'inizio della disgregazione dell'Impero Romano d'Occidente: sono questi i secoli delle invasioni dei popoli nordici. Le invasioni barbariche interessarono significativamente la zona di Tignale, poichè il lago costituiva la via preferenziale di passaggio e di comunicazione per giungere in Italia. 

Le prime vere testimonianze sull'origine dell'abitato di Tignale si hanno infatti a partire dall’Alto Medioevo. Tracce della presenza dei Longobardi sul Garda  e a Tignale possono essere trovate nei toponimi. Il nome della frazione Gardola deriva dalla radice longobarda “gwarda”, che significa “luogo di guardia”, “ posto strategico”, ed ha la stessa origine del nome Garda (che andò a sostituire il nome latino Benacus).
La Chiesa di San Pietro in Gardola, costruita tra la fine del 500' e l'inizio del 600', è la cappella di una famiglia aristocratica longobarda.
Le stesse frazioni offrono un esempio del passato remoto di Tignale come ad esempio via Castello, una piccola contrada della frazione di Gardola, dove si possono trovare le tracce di quella che una volta era una zona fortificata.
Il periodo longobardo durò dal VI secolo fino a circa il 1200. Da qui di susseguirono varie dominazioni: prima quella del principato vescovile di Trento (attorno al 1300), poi quella degli Scaligeri (1349), dei Visconti (1385) e infine nuovamente del Vescovo di Trento (1404).
Nel 1428 Tignale, diventò parte della Riviera di Salò, una divisione amministrativa della Repubblica di Venezia. 
Dagli statuti comunali del periodo si nota che Tignale ha sempre avuto una certa autonomia rispetto ai comuni limitrofi soprattutto a causa della sua posizione isolata e della mancanza di vie di comunicazione.

Nel 1797 col Trattato di Campoformio, la Francia spartì il Nord Italia con l'Arciducato d'Austria, al quale furono assegnati Venezia ed i suoi territori, decretando così la fine della Repubblica di Venezia. Dopo la definitiva sconfitta di Napoleone, il congresso di Vienna del 1814 non ridiede l'indipendenza ai territori della Repubblica di Venezia, che furono uniti a quelli del ducato di Milano, nel regno lombardo-veneto, assoggettato all'Impero Austriaco.

Durante la prima guerra mondiale Tignale fu terra di confine con gli austro-ungarici anche se, nonostante il gran numero di tricee e casematte presenti nei territori di Montecastello e Cima Piemp, non fu mai teatro di scontri o battaglie degni di nota.
Fino alla prima metà del XX secolo l'economia e la sussistenza dei tignalesi era basata sull'agricoltura e sull'allevamento data la mancanza di una strada che collegava il paese con la riviera.
La situazione cambiò con la costruzione negli anni trenta della strada Gardesana. Ciò permise, insieme anche alla realizzazione della strada che collega il centro abitato con la Gardesana, di gettare le basi dello sviluppo su base turistica di Tignale.
A partire dagli anni '60-'70 il comune vide crescere in maniera esponenziale la sua industria turistica, che è tutt'oggi la maggiore fonte di lavoro degli abitanti.